giovedì 1 novembre 2012

Riforma forense: la Camera approva, ora il testo passa al Senato. Le principali novità della riforma


La Camera dei Deputati ha approvato con 395 sì, 7 no e 14 astenuti, la legge di riforma dell’ordinamento professionale forense che adesso torna in Senato per una “velocissima” terza lettura.

Sono tante le importanti innovazioni, riportante  secondo l’ordine del testo:



  • evitare gli abusi a danno dei cittadini prevendo la specifica competenza dell’avvocato nella consulenza stragiudiziale.
  • la possibilità di costituire associazioni multidisciplinari
  • previsione di società di capitali senza il socio esterno a garanzia dell’autonomia della prestazione professionale
  • le specializzazioni con l’irrinunciabile apporto delle associazioni specialistiche forensi
  • la pubblicità informativa anche sul web purché trasparente,veritiera, non suggestiva né comparativa
  • l’obbligo di formazione continua per tutti gli avvocati superando il sistema dei crediti formativi
  • l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile degli avvocati
  • la pattuizione del compenso tra cliente e avvocato è completamente libera. L’avvocato ha l’obbligo di informare il cliente sulla complessità dell’incarico e sugli oneri ipotizzabili e dovrà fornirgli il preventivo, se il cliente lo richiede. I parametri si applicano in caso di disaccordo
  • il divieto del patto di quota lite
  • l’affermazione della centralità della difesa d’ufficio
  • l’esercizio della professione dovrà essere effettivo e continuativo come condizione per la permanenza dell’albo. La prova dell’effettività dovrà prescindere dal reddito
  • l’obbligo di iscrizione alla Cassa forense
  • gli Ordini forensi hanno finalità di tutela dell’utenza  e degli interessi pubblici connessi all’esercizio della professione e al corretto svolgimento della funzione giurisdizionale
  • lo sportello per il cittadino presso gli Ordini, per orientarlo nelle prestazioni professionali e nell’accesso alla giustizia
  • rappresentanza di genere nelle elezioni dei consigli dell’Ordine, del Cnf e dei Consigli distrettuali di disciplina
  • ai praticanti è dovuto il rimborso delle spese; previsto il compenso commisurato all’effettivo apporto professionale
  • la pratica, di 18 mesi, potrà essere svolta presso due avvocati contemporaneamente e secondo altre modalità oltre il tirocinio in studio.
  • il praticantato sarà ancor più professionalizzante con la frequenza di corsi di formazione specifici promossi dalle scuole forensi
  • esame: tre prove scritte e una orale, senza codici commentati
  • pieno riconoscimento dell’importanza della deontologia a garanzia del regolare svolgimento della professione
  • maggiore tipizzazione degli illeciti disciplinari
  • istituzione dei consigli distrettuali di disciplina, con incompatibilità per garantire la terzietà del giudizio disciplinare
  • giuramento degli avvocati presso il proprio Consiglio dell’Ordine in seduta pubblica.

Nessun commento:

Posta un commento