giovedì 26 luglio 2012
Sanità: è nato il Tribunale diritti e doveri medico
Tutelare gli interessi professionali, morali e giuridici dei medici italiani. Questa la missione del neonato Tribunale dei diritti e dei doveri del medico (Tdme), presentato ieri a Roma al ministero della Salute, alla presenza del suo presidente Mario Falconi. Un'associazione che ha già un organigramma e un decalogo alla luce dell'ultima indagine condotta dall'Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri di Roma sulla medicina difensiva: l'80% dei medici si sente a rischio di ricevere un esposto o una denuncia, e il 65% di essi ritiene che la causa principale sia da ricercare nel clima di esasperazione che esiste nell'opinione pubblica."Il Tribunale - spiega Falconi - non nasce con una logica corporativa. Vogliamo solo garantire che l'operato dei medici sia sufficientemente tutelato". Non ci sarà assistenza legale agli associati, solo una consulenza "perchè soldi non ce ne sono", ammette il presidente. "Ci stiamo allontanando sempre di più dall'articolo 32 della Costituzione - prosegue - e continuiamo a spendere in modo inappropriato in sanità, cioè il 20% dell'intero budget pubblico". Per fare davvero un passo avanti, secondo Falconi bisognerebbe "ridurre drasticamente le nomine partitiche dei medici, sviluppare un'attività libero professionale intramoenia che sia rispettosa delle norme contrattuali e istituire un modello informatico in rete per tutto il Paese". Quanto al Tribunale dei diritti del malato, che si è lamentato recentemente per la scelta di un nome simile, Falconi si dispiace. "Sono amici - dice - posso capire gelosie sul nome, ma parlare di contrapposizione mi pare esagerato".
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